Emigrazione irlandese

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Il Ponte delle lacrime (in gaelico: Droichead na nDeor), dove amici e parenti salutavano gli emigranti, che continuavano la propria strada fino al porto di Derry

L'Irlanda è da sempre stata soggetta a forti emigrazioni, tant'è che oggi si stima che vivano dieci volte più persone di origini irlandesi negli USA che in Irlanda. Il fenomeno dell'emigrazione irlandese è noto anche come diaspora irlandese[1] o, nella lingua inglese, Irish diaspora.[2]

Nel XVIII secolo circa 9-10 milioni di irlandesi hanno lasciato l'Irlanda. Di questi i più poveri andarono in Gran Bretagna, specialmente nella zona di Liverpool, mentre coloro che potevano permetterselo, circa 5 milioni, si trasferirono negli Stati Uniti d'America. A partire dal XIX secolo, in seguito alla Grande carestia delle patate l'emigrazione divenne massiccia: nel 1890 il 40% di tutti gli irlandesi vivevano all'estero.

Al giorno d'oggi ci sono circa 80 000 000 di persone al mondo che affermano di avere ascendenze Irlandesi, e di questi solo 4 700 000 vivono nella Repubblica d'Irlanda.

  1. ^ Riccardo Michelucci, Guerra, pace e Brexit. Il lungo viaggio dell'Irlanda, con la collaborazione di Enrico Terrinoni, ODOYA, 2022, ISBN 9788862887540.
  2. ^ (EN) Andrew Bielenberg (a cura di), The Irish Diaspora, Routledge, 2014, ISBN 9781317878117.

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